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- 14 maggio 2007 Quando la sacra famiglia occidentale cannibalizza le famiglie altrui, ad esempio nella cattolica Ucraina L'inchiesta sul traffico di esseri umaniI trafficanti di cellule e i bimbi sparitiTrapianti cellulari, chirurghi clandestini, annunci di preparati biologici in grado di stimolare la guarigione, iniezioni di embrioni per cancellare le rughe: è il grande affare delle staminali
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Tutto si può dire di Krishna Kanki, malavitoso nepalese in carriera, tranne che non sappia vendere la sua merce: "I miei donatori sono ragazzi sani, robusti e di campagna", dice: "Io prendo solo gente a posto, niente fumo, niente droghe, niente alcol. E poi faccio sempre tutti gli esami: Hiv, epatite, tubercolosi. Alla fine scegliamo il migliore e ve lo portate via. è facile, l'abbiamo già fatto decine di volte con gente che veniva dall'Europa, dall'America e da Singapore...".
Allora non è una leggenda metropolitana. La macelleria internazionale degli organi umani è una realtà concreta, prospera e diffusa. E adesso ha anche volti, nomi e indirizzi precisi, almeno in una delle sue tante incarnazioni: quella del traffico di reni che avviene tra il Nepal e l'India, i paesi più attivi dell'Asia - insieme al Pakistan - in questo oscuro mercato globale. 'L'espresso' ne ha percorso tutto il cammino, dai vicoli di Kathmandu fino alle cliniche di lusso di Calcutta, acquistando il rene di un ragazzo nepalese e prenotandone il trapianto con il consenso di un chirurgo indiano.
Repubblica TV: Ho comprato un rene in Nepal
(18 maggio 2007)
'L'espresso', inchiesta choc: mille euro per il donatore, mille per il mediatore, 5mila per il trapianto illegale. La storia dell'acquisto di un organo
- Il videoservizio
(il viaggio di Alessandro Gilioli) - Contributo di Ignazio Marino, chirurgo e senatore Ds presidente commissione Sanità (intervista di Tiziana Testa)
PRIMA PARTE/ SECONDA PARTE
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In studio a Roma, l'autore dell'inchiesta Alessandro Gilioli, giornalista L'espresso, e Gabriele Olivieri, vicepresidente nazionale Aido. In studio a Milano, Ghil Busnach, medico nefrologo all'ospedale Niguarda. Conducono Paolo Garimberti e Annalisa Cuzzocrea
Col patrocinio di Madre TeresaGli ospedali indiani indicati per il trapianto illegale dai due spacciatori di organi nepalesi incontrati da 'L'espresso' sono tutte cliniche private, con standard occidentali e strutture sanitarie considerate di lusso. Il St Thomas di Chennai è nato nel 1972 come ambulatorio medico per iniziativa di un gruppo di suore cattoliche, poi a poco a poco è diventato un vero ospedale che cura circa 80 mila pazienti l'anno. Ancora oggi ci lavorano decine di religiose e l'istituzione conserva un carattere di charity per orfani e vedove. Il dottor Ravichandran - indicato da entrambi i mediatori come loro contatto - è un affermato nefrologo con decine di pubblicazioni alle spalle, e risulta responsabile del Kidney diseases and Institute of Organ Transplantation (Kiot) di Chennai. Anche l'altra clinica di Chennai suggerita dal mediatore Hari Tamang, il Medical Madras Hospital, ha un'origine religiosa: è nata infatti come costola della Chiesa ortodossa indiana. Ora è un moderno colosso di cemento armato, inaugurato nel 1987 sotto il patrocinio di Madre Teresa e alla presenza de famoso chirurgo Christian Barnard. Il reparto nefrologico - che vanta 280 trapianti già effettuati da quando è stato inaugurato, solo quattro anni fa - è diretto da uno specialista noto anche fuori dall'India come Georgi Abraham. La clinica offre una serie di servizi appositi per i pazienti stranieri, come l'interprete a tempo pieno e - se necessario - una convenzione per l'appartamentino in cui possono abitare i parenti durante il ricovero. Per chi dopo la degenza vuole andare in vacanza in India, c'è anche il pacchetto 'Post surgery holiday'. ...
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Sei anni in lista d'attesaLeggi tutta la scheda
Macelleria punto comInsieme a India e Nepal, tra i paesi in cui è più facile procurarsi un organo gioca un ruolo fondamentale il Pakistan. Qui il mercato dei reni è fiorito negli ultimi anni soprattutto per i pazienti provenienti dai paesi di religione islamica, ma anche dall'America e dall'Europa. In Pakistan un rene costa attorno ai 10 mila dollari: le 'agenzie' che li procurano lavorano perlopiù con gli ospedali di Lahore e nei loro siti Web (come ...
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