Il video della BBC sui preti pedofili da Santoro, su RAI2? Va impedito ad ogni costo.http://www.corriere.it/ ROMA — E così domani, lunedì, al suo rientro da Nairobi (dove ha inaugurato la sede di corrispondenza Rai africana) il direttore generale Claudio Cappon si ritroverà sul tavolo un bel regalo di rientro: il nuovo caso Santoro per di più questa volta collegato al Vaticano, anzi direttamente alla persona di Benedetto XVI. Diciamo la benzina ideale per quell’incendio politico che già sta divampando intorno alla Rai, e nella Rai. In queste ore la macchina burocratica della tv pubblica si è mossa come non mai. Premessa. Siamo in par condicio per la campagna elettorale e ci si muove con cautela. Aggiungiamoci l’incognita vaticana. Ed ecco la trafila.
La richiesta di autorizzazione per l’acquisto del filmato voluto da Michele Santoro (20.000 euro circa, cifra bassa per un prodotto del genere, con una mediazione affidata a un’agenzia internazionale milanese competente in diritti tv internazionali) prima è finita sul tavolo di Antonio Marano, direttore di Raidue, area leghista. E Marano ha risposto: non ho alcun permesso da rilasciare, chiedete al direttore del Tg competente, per di più ricordatevi che Michele ha sempre detto di dipendere dalla direzione generale. Altro chiarimento necessario per capire cosa sta accadendo. Durante la par condicio, gli approfondimenti «dipendono» da un direttore di Tg che controlla l’equilibrio politico: di qui l’accenno di Marano.
Il direttore del Tg2, Mauro Mazza, non intende assolutamente «controllare» Santoro su Raidue: e così Michele è finito «sotto» Antonio Di Bella, direttore del Tg3. Di Bella ha risposto già alla direzione generale: per quanto riguarda strettamente la par condicio, io non ho ostacoli. Sia ben chiaro però che non sono io il responsabile editoriale della trasmissione di Santoro. E così l’acquisto è ancora fermo sul tavolo di Lorenza Lei, direttore delle Risorse televisive. Con grande irritazione di Santoro che rivendica la propria autonomia negli acquisti e nelle scelte editoriali.
Lunedì deciderà Cappon. Nel frattempo le voci alla Rai si inseguono. Due scuole di pensiero. Prima: Santoro vuole rifare il martire politico. Seconda: macché, l’asse Cappon-Giancarlo Leone vicedirettore generale (responsabile del palinsesto) non vuole «incidenti» col Vaticano... Chi ha ragione? La divisione si riscontra anche in Consiglio. Sandro Curzi, consigliere Verdi-Rifondazione: «Michele mi ha chiamato per chiedermi un consiglio. Gli ho detto: se è roba seria vai avanti ».
Non c’è pericolo di rovinare i rapporti con la Santa Sede? «In Gran Bretagna e negli Stati Uniti si è parlato molto di questo tema. La Rai può farlo ovviamente con le dovute attenzioni professionali. E poi tutti ci chiedono di tornare alle inchieste, di adeguarci allo stile Bbc...». Furioso invece il cattolico Marco Staderini, Udc: «Ho saputo del caso, lunedì ne parlerò col direttore generale. Mi batterò per impedire a tutti i costi la messa in onda. Bisogna ribadire che i vincoli aziendali valgono per tutti, anche per Santoro.E in questo momento storico- politico, simili servizi sono una scelta sbagliata. Sarebbe solo un attacco volgare e inaccettabile al Papa. Mi auguro che il buonsenso prevalga e l’equilibrio editoriale e aziendale impongano a Santoro di rispettare quelle elementari regole che ha sempre trasgredito. Sono stato critico con lui. Se stavolta insistesse lo sarei ancora di più...». Ma sì, il caso è già scoppiato.
Paolo Conti
20 maggio 2007
Ad ogni costo ... Ovvero?
Rai, Santoro: Polemica su acquisto del documentario della Bbc 'Sex crimes' Ad "Anno zero" Santoro promette di impegnarsi per cercare di far acquisire alla Rai i diritti per un video che da qualche settimana gira anche su internet. È l 'inchiesta della Bbc "Sex crimes and Vatican", che Michele Santoro vuole acquistare per poi trasmetterla nella sua trasmissione.
Un video-documentario di circa quaranta minuti, trasmesso il primo di ottobre 2006, che rivelerebbe verità nascoste e reticenze del Vaticano e dell'allora cardinal Ratzinger in merito alle accuse di pedofilia nei confronti di alcuni prelati in Irlanda, negli Stati Uniti ed in Brasile. Le reazioni. Il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, non accetti la richiesta di Michele Santoro di acquistare il reportage della Bbc sul coinvoglimento di alcuni sacerdoti in vicende di pedofilia. Lo chiede in una nota Mario Landolfi (An), presidente della commissione Vigilanza Rai.
"Apprendo dalla lettura dei giornali - dice - che su richiesta di Michele Santoro, la direzione generale della Rai si accingerebbe ad esaminare la proposta di acquisto del reportage Sex crimes and the Vatican, una vecchia inchiesta realizzata dalla britannica Bbc sul coinvolgimento di sacerdoti in vicende di pedofilia in cui viene chiamato in causa anche l'allora cardinale Ratzinger, presentato come colui il quale avrebbe coperto i responsabili di tali nefandezze. Una ricostruzione già confutata dal giornale della Cei che ha evidenziato che non solo non vi fu alcun insabbiamento dei casi accertati che anzi i religiosi coinvolti furono ricondotti allo stato laicale".
"A questo punto - rileva Landolfi - una evidente ragione di opportunità dovrebbe consigliare al direttore Cappon di non aderire alla richiesta del conduttore di Annozero. Gli lasci pure la palma del martirio, ma eviti di trasformare il Servizio pubblico Radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa, per di più in nome di una lacunosa se non addirittura calunniosa ricostruzione dei fatti".
Riteniamo inaccettabile l'esortazione fatta a Cappon dal presidente della commissione di vigilanza Landolfi a non permettere a Santoro di acquistare e trasmettere nell'ambito di una puntata di Annozero il documentario Bbc sulla pedofilia ecclesiastica". Lo affermano in una nota i capigruppo del Prc al Senato e alla Camera, Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore.
"Si tratta di un invito alla censura preventiva - proseguono - mentre la Commissione ha ben altri compiti. Il fenomeno della pedofilia nei ranghi della chiesa cattolica è noto, non si tratta di un mistero. Anche il ruolo avuto dall'attuale pontefice non è sconosciuto. Tra l'altro il documentario è stato trasmesso in Gran Bretagna nel 2006. Parlare di questo fenomeno, da parte della Rai, è più che normale. Se dovessimo accettare imposizioni da parte delle gerarchie ecclesiastiche su questo terreno sarebbe davvero un fatto gravissimo".
http://www.noipress.it
Nessun commento:
Posta un commento