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The Daily Owl
Italian Journal of Psychology and Internet
Psicologia Online

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ARCHIVIO

nelle pagine dell'archivio si ritrova la storia di
Italian Journal of Psychology and Internet - Psicologia Online
ma anche la storia della psicologia italiana e mondiale in rete
dal 1996 al 2000
(i link alle pagine web o alle immagini possono risultare datati e dunque errati)

sabato 31 maggio 2008

How is Streaming Youtube Videos Changing our Second Life?

Streaming Youtube Videos, how will it Change our Second Life?

In the last week many of us discovered, by reading the Second Life blog, how easy is to stream Youtube Videosinworld.



Now Caffe Freud and Elegua became a Multi Media Center, with tens of movies all around, on art & psych, health,

mental health, science, religion, infos and news.

I'd like to discuss with you, at our Caffe Freud Sunday meeting, if and how is all this changing our metaverse

experience.

To see you tomorrow, as usual at Elegua (157,229) 9am SLT!

Youtube in Second Life

mercoledì 28 maggio 2008

Health 2.0”, Salute 2.0, è una realtà. E con Google Health i pazienti possono scrivere la propria cartella in rete

Con Google Health la cartella clinica va online. Anche in Italia

Ves Dimov è un medico della clinica di Cleveland, negli Stati Uniti, e autore di un blog molto letto, Clinical cases and images. Anche il suo ospedale collabora con il progetto Google Health: si tratta di una cartella clinica compilata su internet direttamente dai pazienti. Che in questo modo possono affidare a un archivio informatico i loro dati sanitari: allergie, patologie, farmaci in uso, vaccinazioni. Perfino interventi chirurgici e risultati delle analisi mediche. Dopo due mesi di sperimentazione nella clinica di Cleveland un gruppo di persone ha notato alcuni vantaggi: la cartella può essere letta da qualsiasi luogo (anche in situazioni d’emergenza) e si può integrare, su esplicita richiesta, con quella già fornita da alcune strutture sanitarie. Le informazioni sono inviate con un protocollo cifrato e custodite sui server di “big G”. Inoltre Google Health riunisce alcuni servizi già disponibili negli Usa, come l’avviso attraverso sms sul cellulare per ricordare di assumere un farmaco durante la giornata. Eppure si tratta di notizie “sensibili” sulla salute personale: i difensori dei pazienti e della privacy ricordano sul Boston Globe che negli ultimi anni le fughe di dati sono diventate più comuni. Google Health è stato progettato per gli Stati Uniti, ma la maggior parte delle funzioni è già accessibile (in inglese) ai navigatori italiani.

È in rapida crescita l’interesse per le cartelle sanitarie archiviate online dai pazienti : il portale medico più letto negli Stati Uniti, WebMD, consente da tempo agli utenti di compilarle. Anche dall’estero, Italia inclusa. E otto mesi fa Microsoft ha lanciato Healthvault, un’iniziativa per raccogliere sul web le informazioni riguardanti la propria salute, disponibile unicamente per gli abitanti degli Usa.

La ricerca di notizie su malattie e sintomi attraverso internet è ormai un’abitudine per milioni di persone. Secondo la società di analisi comScore, negli Stati Uniti un navigatore su tre si è informato su argomenti sanitari consultando le pagine web. Le parole più richieste? Esclusi i nomi di farmaci, nei primi quattro mesi del 2007 il vocabolo “gravidanza” è stato scritto sul web 17 milioni di volte, seguito da “cancro” e “influenza”, con 15 milioni di ricerche.

http://blog.panorama.it

È sul web che sta nascendo la salute del futuro

http://it.notizie.yahoo.com

di david frati Pensiero Scientifico - Mar 27 Mag - 18.00

Il ‘Web sociale’ sta contribuendo a rendere più informati e consapevoli pazienti e operatori sanitari. I ‘consumatori di assistenza sanitaria’ utilizzano network sociali, blog personali, wiki, video-sharing e altri format del web 2.0 per avere un supporto emozionale ma anche per gestire meglio le loro condizioni di salute e il loro percorso terapeutico. Lo rivela un rapporto della California HealthCare Foundation. Ormai il movimento che negli Stati Uniti hanno definito “Health 2.0”, Salute 2.0, è una realtà. Un fenomeno culturale e sociale che ha spazzato via la vecchia concezione per cui l’assistenza sanitaria è una cosa che si verifica in una stanza tra un paziente e un medico.

Secondo il rapporto “The wisdom of patients: health care meets online social media” appena pubblicato, la crescente domanda di trasparenza da parte del pubblico guiderà l’evoluzione del web sociale in ambito sanitario. Sta infatti diventando disponibile una serie impressionante di nuovi strumenti informativi e operativi, come i siti che offrono l’archiviazione gratuita di dati clinici on-line, e la tecnologia per consultarli anche tramite un telefono cellulare è ormai quasi alla portata di tutti i pazienti e tutti i professionisti del settore.

Fonte: Sarasohn-Kahn J. The wisdom of patients: health care meets online social media. California HealthCare Foundation news release 2008.

david frati

Basics: About Google Health





Google Health offers an easy way to collect, store, manage, and share your medical records and health information. Here's what you can do with Google Health:

  • Build online health profiles

  • Download medical records from doctors and pharmacies

  • Learn about health issues and find helpful resources

  • Connect to online tools and services

  • Search for doctors and hospitals


To get started, just visit the Google Health homepage.

martedì 27 maggio 2008

YouTube Video Streaming in Second Life, as MP4

An interesting side-effect of YouTube's recent push for higher quality videos is that most videos can be downloaded as MP4 files directly from YouTube. Until now, you could only get FLV files from your browser's cache or using one of the many websites that let you download YouTube videos. In fact, to download the MP4 files, you need to use the same URL like for FLV files and append "&fmt=18":

http://www.youtube.com/get_video?video_id=ID&t=SIGNATURE&fmt=18

ID is the video's identification value, SIGNATURE is a value that prevents you from downloading the file just by knowing the ID. You could create this URL by looking at the source code of a YouTube page, but it's much easier to automatically generate it.

One way is to save the following link as a bookmarklet by dragging it to your Links bar (in Firefox, Safari) or right-clicking and adding it to your favorites (in Internet Explorer, Opera):


If you didn't manage to add the bookmarklet, this post has more detailed instructions.


When you want to download a YouTube video, click on the bookmarklet and you should see a new option below the embeddable code.


Because YouTube doesn't send the right MIME type, you shouldn't click on the download link. Right-click and select "save link as" or "save target as" and enter a proper name for the video. Make sure to use the .mp4 extension when you enter the filename.


http://googlesystem.blogspot.com


You don't need to download! Just place the link (MP4) in Media, and you'll see it as a Movie in the Second Life virtual world!

Another simpler method is:

simply add the YouTube video URL CODE in this line:

http://www.youtubemp4.com/video/CODE.mp4

For example, it becomes:

http://www.youtubemp4.com/video/cSe94mI33y0.mp4

(Source: http://userscripts.org/scripts/show/24006

lunedì 26 maggio 2008

Italia art books cyber urban cyborg cyberpunk... Post Utopia in Second Life

About Jean Cocteau's "Opium"

Post Utopia

[ITA] Estratti dall’articolo di Sara Ugolini: La rappresentazione del corpo sofferente in due opere di Jean Cocteau: «Maison de santé» e «Oppio» - L’articolo completo è disponibile online sul sito http://www.psicoart.unibo.it/


<Cocteau è stato – come è noto – un artista particolarmente prolifico, la cui
creatività si è espressa in molteplici campi: la poesia, la scrittura teatrale e
saggistica, il cinema e all’interno delle arti visive esplorando pressoché tutte
le tecniche, dalla pittura all’affresco, dal disegno alle arti applicate. Oltre a
ciò egli è stato un tenace consumatore d’oppio. (…) Della sua assuefazione alla
droga e dei relativi tentativi di disintossicazione rimangono numerosi
riferimenti sparsi nei suoi scritti e due opere che ne costituiscono la
testimonianza privilegiata: una raccolta di trentuno disegni realizzati durante
il soggiorno alle “Thermes Urbaines”, pubblicati nel 1926 e quarantatrè
successive creazioni grafiche accompagnate da un testo, comparse nel 1930
con il titolo Opium. (…) L’indicazione fornita da Cocteau nel prologo di «Opium»
risulta particolarmente interessante, alludendo a due finalità dell’opera,
distinte in base ai mezzi espressivi utilizzati. Mentre la scrittura serve a
Cocteau a documentare l’esperienza in clinica e contiene il tempo della
riflessione, la parte grafica nasce un bisogno quasi di natura
“psicofisiologica”, manifestandosi come una sorta di scarica emozionale
spontanea. Afferma infatti Cocteau che i disegni contenuti in «Opium» sono
da considerarsi “urla di dolore al rallentatore” (…) La figura dell’artista –
nelle riflessioni di Cocteau – si trova (…) a condividere molti dei tratti
dell’oppiomane deciso a disintossicarsi. Non soltanto l’alterazione oppiacea
viene assimilata al potere degli artisti di “cambiarsi in ciò che vogliono”, ma
anche il senso di impotenza, di incontrollabilità che è proprio del soggetto
dipendente da droghe viene impiegato per descrivere la posizione del poeta
in rapporto all’ispirazione. E ancora, la sofferenza che sperimenta
l’organismo una volta interrotto il consumo di droga viene ad essere, nelle
parole di Cocteau, un elemento necessario all’interno del processo creativo,
ciò che serve a dare “muscolosità allo spirito”.>


[ENG] Translated abstract from Sara Ugolini’s paper: “The representation of the suffering body in two works from Jean Cocteau: “Maison de Santé” and “Opium”. The paper is available online (in Italian) at http://www.psicoart.unibo.it/
<We all know that Cocteau was a very productive artist, who espressed his creative talent in a number of different fields: poetry, theatre and essay writing, cinema and visual arts, of which he explored almost all techniques, from oil to fresco painting, from drawing to artcrafts. On top of this, he was a dogged opium user. He referred to his addiction and to the treatments he received in a number of his writings, and fully dedicated to this topic two of his works: a collection of thirty-one drawings he made while he was hospitalized at the Thermes Urbaines, published in 1926, and forty-three subsequent graphic creations, complemented by a text, that were published in 1930 with the title “Opium”. (…) In the foreward to Opium, Cocteau gives us an interesting indication about two different aims for his work, each one pursued through a different mean of expression. While the written part documents his clinical experience and is framed by the time of thoughts, the graphic part springs out from an almost “psycho-physiological” need , a sort of spontaneous emotional discharge. He says that the drawings in Opium are to be considered as “screams of pain in slow-motion” (…) According to his reflections, an artist has much in common with a person addicted to opium who decides to undergo a treatment. Not only Cocteau assimilates the drugs effect with the power artists have to “change themselves into whatever they want”, but he also uses the perception of being powerless, the loss of control that comes from addiction to describe the position of the poet when facing inspiration. Further more, the pain the body experiences after interrupting the usage of drugs becomes, in his words, a necessary element of the creative process, what is needed to give “muscles to the spirit”.>


http://slurl.com/secondlife/Post%20Utopia/78/78/47

Progetto per Post Utopia

Per chi ha letto George Perec o Foucault parole come archivio, dispositivo hanno un significato denso e pieno. Se poi si associa la parola follia la cosa diventa ancora più complessa.

Semplificando: Second Life (per come nasce) è uno spazio dove la parola archeologia non ha alcun significato in quanto non ci sono ancora tracce, sedimentazioni, depositi da interpretare. Per il momento almeno. In una sorta di archeologia a rovescio, dove cioè non essendoci nulla si devono depositare segni tracce e contenuti, Second Life diventa per noi il luogo dove portare e organizzre una conoscenza su un tema importante, spinoso, di frontiera: l’Outsider Art. Uso il termine anglosassone per allontanare le mille possibili varianti di significato all’interno di questo universo (specialmente nel contesto italiano).
Di cosa stiamo parlando?
Operativamente: stiamo - Ginevra Lancaster, Maurizio Giuffredi e io - lavorando per aprire a Post Utopia, venerdi’ 23 maggio, uno spazio espositivo dedicato all’outsider art, in concomitanza con il Festival della Psicologia che si terrà a Bologna dal 23 al 25 e che tratterà anche questo tema.
L’outsider art è “arte” prodotta da persone socialmente emarginate. Tipicamente si tratta di pazienti psichiatrici, per i quali l’arte rappresenta un canale preferenziale di espressione e comunicazione. Viene anche chiamata in 1000 altri modi: arte irregolare, art brut, visionary art, raw art, ecc…
All’estero sono, tanto per cambiare, parecchio più avanti di noi: musei dedicati, gallerie che vendono le opere anche online, e spesso si tratta di progetti no-profit, o comunque collegati a istituzioni.
Ma anche in Italia qualcosa si sta muovendo.
Quel che vogliamo fare è creare a PU un hub di informazione sul tema, che sia pero’ anche uno “spazio di esperienza”.
Un tassello in più per riempire e organizzare i contenuti all’interno dello spazio sintetico (SL) in forma di archivio tridimensionale, dove la conoscienza concettuale si accompagna sempre ad una esperienza emozionale. Organizzare contenuti, archiviare dati ma anche fornire uno strumento di conoscenza.

giovedì 22 maggio 2008

L’Arte come Portale di Attivazione Galattica. Il Fiore della Vita in Second Life









In Second Life sboccia il fiore della vita

Scritto da Luciana Pinazzo

Second Life si conferma ancora una volta un contenitore di espressività che vanno molto al di là del mero “gioco” online: la vostra cronista ha avuto infatti la netta sensazione che la grid possa essere una piattaforma in grado di portare ad ulteriori interessanti evoluzioni sia per quanto riguarda gli aspetti grafici sia ancor di più per le possibilità di espressione del proprio “io” interiore in un ambiente virtualmente privo dei limiti che contraddistinguono la nostra fisicità quotidiana. L’occasione per queste riflessioni è stata offerta ad un buon numero di giocatori e giocatrici intervenuti in “avatar e ossa” al dibattito con cui si èImage chiusa “Le emozioni di un sogno tra mitologia e il fiore della vita”, ovvero l’esposizione personale, allestita dal JL Show&Fashion presso l’auditorium di Piazza Italia, dedicata ai lavori pittorici di Marisa Falbo (in SL nota come Aquila Faulds), artista palermitana che Leonardo Sciascia definì “donna di cultura, cosciente di quel turbamento che è la vita, la sofferenza e le risorse per rigenerarsi”. Nel corso della serata la stessa Aquila Faulds, dopo aver ringraziato JL Show&Fashion e Piazza Italia per l’ospitalità, numerose sono state le domande a cui l’artista non si è sottratta e che di seguito provo a sintetizzarvi, traendo spunto della lunga e interessante chattata pubblica.



Aquila Faulds: ok, volevo parlarvi del fiore della vita: molti mi hanno chiesto..ma cos'è? Beh, esso contiene ogni cosa: tutta la conoscenza, sia maschile che femminile senza eccezioni. Nelle sue proporzioni contiene ogni singolo aspetto della vita che esiste. Contiene ogni formula matematica, ogni legge della fisica, ogni armonia della musica, ogni forma di vita biologica proprio fino al più piccolo particolare del nostro corpo. ImageContiene ogni atomo, ogni livello dimensionale, assolutamente ogni cosa che ritrova all’interno degli universi a forma d’onda. Lo ritroviamo inciso su un muro antico ad Abido, in Egitto,in uno dei templi più antichi del pianeta (costruito da Seti I almeno 6.000 anni fa). Si chiama Fiore non solo perché somiglia ad un fiore, ma perché rappresenta il ciclo di un albero da frutta. L’albero da frutta fa un piccolo fiore, che attraversa una metamorfosi e diventa frutto - una ciliegia o una mela o qualcos’altro. Ecco, adesso sono pronta per le vostre domande.
Ysa Gackt: vorrei chiedere da dove trai ispirazione ?



AF: ok, intanto come avete già notato le tematiche sono due unite insieme da uno speciale filo conduttore, la trasformazione, il mito ed il fiore della vita. Il Fiore delle Vita è “Fiamma di pura coscienza, situata nel profondo del grembo della Terra e dalla quale il livello di coscienza dell’umanità è completamente dipendente per la propria esistenza”. Questo è un po’ il significato. Diciamo che anche la filosofia ermetica gioca un ruolo importante, ma il fiore della vita... è alla base.
AngelinaJolie Jewell: posso? Io Aquila vorrei sapere se quando cominci un'opere nuova, parti da zero o hai in mente un immagine ben precisa.
AF: Ho già un immagine ben precisa che è già maturata dentro di me nell'arco di mesi anche. In queste mie opere presentate alla mostra prevale la tematica mitologica in simbiosi con il Fiore della Vita. I Miti, per lo più rappresentati come simbolo della trasmutazione, sublimazione della materia… ma soprattutto della rinascita, trasmutazione dell'essere.
Annemarie Perenti: Posso? Aquila che possibilità in più ti dà SL rispetto a RL?
AF: ti dico subito.. che non c'è paragone, in tutti i sensi SL ti dà una grande opportunità, direi immensa, megagalattica: mi sono trovata bene subito, un altro pianeta!!!
Antonella Rieko: ciao Aquila una domanda, come nasce la tua tecnica "osmografia"?
AF: è un processo di vari passaggi, tra un cartoncino e l'altro con l'aggiunta di un veicolo molto particolare: il disegno iniziale è realizzato a penne biro di vari colori… che poi attraversano i cartoncini. E’ laborioso.
Florestano Ferraris: Rinascita in senso filosofico o spirituale o se vuoi religioso?
AF: filosofico e spirituale, nulla di religioso. E’ una trasmutazione... vista come cambiamento interiore, rivalutazione del sé in comunicazione del sé superiore. Rivedere il proprio sè.... trasmutarlo in qualcosa di sublime… in tutto.
Florestano Ferraris: Come l'alchimia?Image
AF: esattamente, un processo di cambiamento per crescere dentro, per elevarsi togliendosi di dosso il bagaglio pesante e mettere le ali, modificare quelle vibrazioni che ci fanno star male…
Luciana Pinazzo: Aquila, una domanda... pensi che anche SL possa rappresentare una sorta di processo di cambiamento? Ed essere essa stessa una nuova sorta di fiore della vita? Od offrire occasioni per rappresentarlo, per comprenderlo meglio?
Aquila Faulds: senza dubbio! E’ ciò che penso: SL è adatto a questo processo, ci fa essere nuovi in tutto... io penso che sia anche terapeutico per tanti motivi. Molti di noi qui sciolgono i loro dubbi, le loro incertezze, si aprono a nuovi orizzonti, qui siamo veramente noi!! Con i nostri sogni realizzati, qui le paure non trovano spazio... prima o poi si abbandonano non siete d'accordo? Certo è che ne abbiamo bisogno... ci fa crescere, ci amplifica, ci fa diventare immensi: il gioco è importante perchè dentro siamo ancora bambini!
Florestano Ferraris: Se posso dire non sono d’accordo. Mi sembra una fuga per molti di noi, dai discorsi che ho fatto con molte persone molti si sentono persino intrappolati.
AF: Florestano, tu la vedi così. Ognuno di noi la vive in un modo suo forse perchè ci portiamo dietro le griglie della vita RL. Se solo capissimo che qui possiamo essere liberi invece di fare ciò che vogliamo… senza problemi di sorta. Il problema è dentro ognuno di noi.
Leaa Streeter: forse perchè i sogni realizzati qui sono un inganno
AF: devo dire che il maggior inganno è RL. RL contiene molto apparenze inutili, qui almeno siamo anime... e viviamo emozioni pure.
Florestano Ferraris: Il più grande pregio secondo me è l'incontro e lo scambio di idee, questo è impagabile
AF: beh certo! Ma ritorniamo al discorso di RL e SL: scappare... non la vedo come tale! Io lo immagino un bel gioco, fatto di bei sentimenti ed mozioni. Dobbiamo lasciare in RL i nostri problemi, mi spiego?
Peter Applemoor: ma è difficile… perché se uno stabilisce un certo rapporto con una persona alla fine ci si confida
AF: lo so, non riusciamo a scrollarceli però se vogliamo trarne vantaggi ci conviene farlo. E’ uno scambio di parole e di emozioni vere, l'anima si espande, cerca l'altro... per fondersi con essa. E’ proprio questo il segreto: il non avere aspettative inutile, darsi... senza pretendere e assaporare ciò che ci offre. Le tematiche dei mie quadri sono un pretesto per lanciarvi il messaggio dell'amore puro.... quello che sgorga dal cuore e dall'anima.
Nausicaa Apfelbaum: spesso è difficile separare le parti di se stessi investite o meno in SL… perchè alla fine noi comunque siamo una persona unica...e dunque diventa complicato sia mantenere i confini emozionali, sia far finta che sia una realtà secondaria,che non ci appartiene...
AF: a volte è difficile… lo so, ma ricordatevi che i problemi a volte ce li creiamo noi con tutte le cose che ci hanno inculcato sin dalla nascita. Secondo me, ripeto, SL è terapeutico.
Patrizia Blessed: in RL spesso, non so se sei d'accordo Aquila, dobbiamo fare i conti con il frutto della nostra immagine cosa che invece qui possiamo scegliere.Image
AF: certo, secondo me in molte cose può migliorarci fateci caso: SL è l'inconscio che noi tutti non pensiamo di conoscere nel nostro subconscio. Vedete queste riunioni? Se ne dovrebbero
Soon Zenovka: Aquila, ti ha aiutato a trovare nuove ispirazioni?
AF: certo mi ha dato ispirazione e qui è un prolungamento del nostro io, sì.
Nausicaa Apfelbaum: perchè spesso le cose escono automaticamente, certi processi mentali inconsci hanno vita propria....
AF: esatto, questo è un luogo di proiezione dell'inconscio e le emozioni che proviamo sono fortissime
Maxen Maximus: alcuni però si proiettano totalmente, io ho paura che SL prenda il sopravvento sulla mia RL
AF: Maxen dipende da te
Patrizia Blessed: Io penso che siamo sempre noi a limitare o meno la nostra vita, una sorta di sblocco avviene qui dentro…
Aquila Faulds: sì, ma io penso che non dovremmo limitarcela, qui siamo noi ciò che desideriamo dentro, ciò che vorremmo essere e che la vita RL non ci offre
Patrizia Blessed: un altro aspetto che dovremmo considerare forse è la comodità dell'essere davvero se stessi qui? Il non dover fare troppo i conti con la frenesia della vita?
AF: sì
Maxen Maximus: ma siamo realmente noi stessi qui? O siamo la proiezione di quel che vorremmo essere?
AF: è così bello vivere i nostri sogni!!!
Nausicaa Apfelbaum: Maxen, qui c'è molta della parte di noi stessi che noi non conosciamo o che comunque tendiamo a disconoscere forse per non confrontarci troppo con le parti"oscure" di noi stessi....
AF: sì, SL ci dà questa opportunità.



Al termine del dibattito Aquila Faulds ha infine premiato i commenti più belli inviati nell’arco dell’intera esposizione: Vincitrice del primo premio dei 1000 linden quale miglior commento critico alle opere esposta è risultata Angiolinajolie Jewell, seconda Simonetta Lyle, terzo Mark Rau.



http://www.slnn.it/

mercoledì 21 maggio 2008

INFORMAZIONE SESSUALE, PETIZIONE PILLOLA DEL GIORNO DOPO PER L’ABOLIZIONE DELL’OBBLIGO DI RICETTA

INFORMAZIONE SESSUALE, PETIZIONE PILLOLA DEL GIORNO DOPO PER L’ABOLIZIONE DELL’OBBLIGO DI RICETTA


Posted by Alessandro to Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica 1:07pm

http://apps.facebook.com/causes/posts/43013?m=c6412

22 maggio 2008: 30 anni di 194

In occasione dell’anniversario dei 30 anni della legge 194, che ha legalizzato l’aborto in Italia, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, insieme alle Cellule Coscioni, agli Studenti Coscioni per la Libertà di Ricerca e alle associazioni radicali organizzano tavoli di informazione sessuale nelle università, nelle scuole e nelle piazze italiane. La diminuzione esponenziale del numero di aborti, avutasi grazie all’emersione dall’illegalità del fenomeno, può proseguire soltanto grazie alla diffusione dell’uso degli anticoncezionali, tra cui la pillola del giorno dopo. Tuttavia, in un’epoca in cui i cosiddetti obiettori di coscienza negano l’erogazione di un servizio pubblico – imponendo di fatto la propria coscienza come etica di stato – procurarsi la ricetta per la pillola di emergenza diventa una lotta per l’esercizio di un proprio diritto.

L’ABOLIZIONE DELLA RICETTA DELLA PILLOLA DEL GIORNO DOPO! APPROFITTA DEL MEDICO AL TAVOLO E FATTI PRESCRIVERE LA RICETTA!

• OGNI ANNO IN ITALIA 3.585 RAGAZZE minorenni ricorrono all’aborto volontario (IVG). Ogni anno in Italia le IVG tra le ragazze di 18-19 anni sono 6.811, mentre 15.608 sono le studentesse che ricorrono all’IVG. Dopo la legalizzazione dell’aborto, le IVG tra le italiane si sono ridotte del 55%; attualmente solo una donna su tre, nella sua vita, avrà un aborto volontario; trenta anni fa questo rapporto era di due su tre. In questi anni è mutato il ruolo sociale delle donne, ma questo risultato è dovuto soprattutto alla fine della clandestinità, che ha permesso una maggiore consapevolezza delle proprie scelte riproduttive ed una più diffusa conoscenza dei metodi contraccettivi.
• MA MOLTO RIMANE ANCORA DA FARE; il tasso di aborti tra le giovani è rimasto pressoché costante ed è difficile avere informazioni utili tra i tanti messaggi fuorvianti che ci bombardano. Solo una vera conoscenza è alla base della prevenzione e della autonomia delle proprie scelte sessuali. In primo luogo la conoscenza dei mezzi contraccettivi.
• LA CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA (nota anche come “pillola del giorno dopo”) è uno di questi e può essere utile in molte circostanze. Se fosse in libera vendita, come i profilattici, potrebbe evitare 20-25.000 aborti all’anno. Purtroppo in Italia c’è bisogno della ricetta medica che spesso è difficile avere in tempo, poiché molti medici, per sottovalutazione o per ignoranza, prescrivono malvolentieri la contraccezione di emergenza.

LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO

• CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA (CE) Dopo un rapporto sessuale non protetto riduce la probabilità di una gravidanza.
• LA PROBABILITÀ DI RIMANERE INCINTA dopo un singolo rapporto sessuale è di circa l’8% (non è poco!). Aumenta durante i giorni fecondi, che sono i cinque che precedono l’ovulazione e quello successivo (fino al 20-30%), ma nessun giorno può considerarsi sicuro. Quando avviene l’ovulazione, nell’apparato genitale femminile ci sono già gli spermatozoi dei rapporti avuti nei giorni precedenti.
• SE ASSUNTA TEMPESTIVAMENTE, entro 12- 24 ore dal rapporto sessuale, riduce la probabilità di rimanere incinta fino al 90-95% (cioè da 8 a 0,5 probabilità su cento). Successivamente l’efficacia si riduce. Se assunta dopo, tra 48 e 72 ore il rischio di una gravidanza sarà maggiore di 6-8 volte (3-4 probabilità su cento). Successivamente aumenterà ancora, mantenendo però una certa efficacia fino a 120 ore.
• COSA FARE? In pratica non vi è alternativa, a meno che si preferisca semplicemente incrociare le dita. Conviene assumerla al più presto, possibilmente entro 12 ore dal rapporto sessuale, poiché ogni 12 ore di ritardo il rischio raddoppia.
• QUANDO SERVE? Al minimo dubbio. Rapporto non protetto. Eiaculazione sui genitali. Coito interrotto fallito. Rottura o sfilamento del profilattico. Dimenticanza di due giorni della pillola, o ritardo di più di due giorni della ripresa dell’assunzione della pillola.
• È UN ABORTIVO? No. Agisce inibendo e ritardando l’ovulazione, cioè prima della fecondazione, e non interferisce con l’impianto in utero di un uovo fecondato. Infatti, quando la fecondazione è già avvenuta, la CE è probabilmente inefficace.
• FA MALE? No. Non è una bomba ormonale. Si tratta di un uso episodico, che non ha le controindicazioni dell’uso a lungo termine della pillola. È forse l’unico farmaco che non ha controindicazioni mediche.
• EFFETTI COLLATERALI? Sono transitori e sono gli stessi sintomi di una gravidanza iniziale: nausea (23%), vomito (6%), dolori addominali (18%) e mal di testa (17%). Nel 10% si possono avere delle piccole perdite ematiche o alterazioni del flusso. Se usata più volte durante lo stesso ciclo, comporta irregolarità mestruali temporanee.
• USO RIPETUTO? A parte le irregolarità mestruali, è meno efficace della pillola. Quindi sarebbe meglio evitare troppi rapporti a rischio e usare un contraccettivo sicuro (pillola o profilattico).
• COME PROCURARSELA? In Italia ci vuole la ricetta medica. Devi recarti al Consultorio o dal tuo medico di base. Quando i consultori sono chiusi, in Guardia Medica o in un Ospedale. Il personale è tenuto al segreto professionale e deve considerarla una prescrizione d’urgenza, poiché il ritardo espone ad un rischio maggiore di una gravidanza indesiderata. Ovviamente non è un’urgenza per la salute, ma nessuno può mandarti via o inviarti da un’altra parte.
• SERVE LA VISITA? No. La visita vaginale o l’ecografia per via vaginale non servono. Se non la vuoi fare, puoi rifiutarla e la prescrizione deve esserti fatta lo stesso. Possono invece farti fare il test di gravidanza.
• POSSONO RIFIUTARSI? No. Se il medico individua un motivo, deve indicarlo per iscritto sul documento della prestazione, assumendosene la responsabilità di fronte a eventuali contestazioni. Non è possibile l’obiezione di coscienza. Se un medico la invoca, deve indicare il rifiuto sul documento della prestazione.
• TICKET? Nei consultori e dal medico di base non c’è il ticket. In ospedale, essendo una prestazione non differibile (il rischio di gravidanza raddoppia ogni 12 ore di ritardo) non si deve pagare il ticket (Circolare Assessore Sanità n.969/UC del 31.3.2003).
• COME SI USA? Si usa il levonorgestrel, venduto come NORLEVO® e LEVONELLE ®. La confezione contiene due compresse e costa 11 euro. Si possono assumere due compresse contemporaneamente o una per volta a distanza di 12 ore. In alternativa si possono usare alcuni tipi di pillola in due somministrazioni a distanza di 12 ore (Metodo di Yuzpe), come indicato in tabella, che sono leggermente meno efficaci, ma che è più facile reperire da qualche amica. In estrema necessità si possono usare anche gli altri tipi di pillola; meglio che usare niente.

martedì 20 maggio 2008

Oscar Pistorius ammesso alle Olimpiadi. Ovvero: quando l'ideologia rende sordi e ciechi i normodotati

Ieri sera guardavo sconcertato l'Interrogatorio da Santa Inquisizione (perchè questo è ciò che molto spesso viene passato come intervista) a Oscar Pistorius, su LA7, 8 e Mezzo.

Di seguito ecco cosa ne scrive Repubblica.it, ed un video.



Il Tribunale di Losanna concede il via libera al velocista con le protesi
Ribaltata la decisione della Iaaf: "Non ci sono elementi per dire che è avvantaggiato"
Tas, Pistorius verso le Olimpiadi
"Posso rincorrere il mio sogno"
Tas, Pistorius verso le Olimpiadi
"Posso rincorrere il mio sogno"


http://www.repubblica.it

LOSANNA - Oscar Pistorius potrà partecipare alle Olimpiadi. Il Tribunale ha accolto l'istanza del velocista sudafricano (che corre con protesi in fibra di carbonio al posto della gambe), contro l'esclusione dalle gare per normodotati, decisa dal Consiglio della Federatletica mondiale il 14 gennaio, in base ai test fatti all'Istituto di biomeccanica e ortopedia di Colonia. "Ora posso rincorrere il mio sogno di partecipare alle Olimpiadi. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012" commenta il velocista, felice per la battaglia vinta.

Il Tribunale "ha deciso che al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall'uso delle protesi".La Iaaf, invece, aveva stabilito che le protesi del velocista davano "un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usa le protesi". Opposto il parere del collegio giudicante che ritiene che la Iaaf non abbia prodotto "prove sufficienti" relative a "vantaggi metabolici" e a "effetti biomeccanici" derivanti dall'uso delle protesi.

Davanti allo stop della Iaaf, che adesso dice che il velocista "sarà il benvenuto dovunque decida di competere la prossima estate", Pistorius, però, che ad appena undici mesi si è visto amputare sotto il ginocchio entrambe le gambe perchè prive del perone, non si era arreso. Aveva ottenuto una prima vittoria con l'invito al Golden Gala di Roma nel 2007 (ci sarà anche quest'anno) e aveva continuato a perorare la sua causa. "Queste protesi - rispondeva Pistorius intervistato da Repubblica Tv - sono usate dal 1997, dunque da molto tempo. Io le uso dal 2004. Dunque, sono strumenti che lo sport per disabili ha già accettato. E non si sono evolute tecnologicamente. I miglioramenti nei tempi che sono riuscito ad ottenere sono il risultato di impegno, sacrifici, allenamenti, metodo e diete".

La decisione di Losanna riapre i giochi. Attualmente Pistorius detiene il record del mondo per amputati su tutte e tre le distanze su cui corre: 10.91 sui 100, 21.58 sui 200 e 46.56 sui 400. A questo punto, per partecipare ai 400, Pistorius dovrà ottenere il tempo minimo per partecipare alle Olimpiadi abbattendo la barriera dei 45' e 55''. Al momento, c'è già un quattrocentista sudafricano che ha ottenuto quel pass, Sishi Sisubiso (45"84 ottenuto lo scorso aprile ad Addis Abeba). Così Pistorius ò dovrà correre più veloce del connazionale Sishi o scendere comunque sotto i 45"55. Abbassando di un secondo il suo limite. Per scendere in pista nella staffetta, invece, basta la semplice convocazione.

"Oggi è uno dei giorni più belli della mia vita - chiude Pistorius - Ci sono state, negli ultimi mesi, moltissime speculazioni e credo che oggi sia stato raggiunto un risultato importante". Ha sofferto il velocista in questi anni. E oggi bolla saluta una sentenza che "zittisce le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale".

(16 maggio 2008)

From The Times
May 17, 2008
Amputee sprinter Oscar Pistorius allowed to compete in Beijing

http://www.timesonline.co.uk

Kevin Eason, Sports News Correspondent

He had become a curiosity and was in danger of becoming a sporting sideshow, but Oscar Pistorius, whose lower legs were amputated as a child, was finally cleared yesterday to compete at the Beijing Olympics against the fastest men in the world.

A ban on Pistorius, 21, competing against able-bodied athletes, because it was feared that he might gain an advantage from running on his carbon-fibre blades, was thrown out by an historic legal decision that marked the end of a long quest for acceptance by the South African.

The IAAF, the governing body for world athletics, had even changed the rules last year, producing new competition regulations banning any athlete using “technical devices that incorporate springs or wheels”.

Most athletes would have given up and remained content with performing in the Paralympics. Not Pistorius, who challenged the athletics establishment all the way to the Court of Arbitration for Sport in Lausanne, which yesterday overturned the ban.

“I hope that it silences many of the crazy theories that have been circulating in recent months about my having an unfair advantage,” Pistorius said. “My focus throughout has been to ensure that disabled athletes be given the chance to compete fairly with able-bodied athletes.”

One problem remains – Pistorius has not yet set a qualifying time in the 400 metres that would guarantee his selection by the South African team for the Games in August. He could, however, run in the relay without achieving a set time.

He says that he wants to run the Olympic standard of 45.55 seconds and race organisers are queuing up to turn him into an attraction who could yield appearance fees of up to £20,000.

An invitation has already gone out for the Rome Golden League meeting in July, which attracts the world’s best athletes. British athletics fans will get their chance to see Pistorius after Fast Track, which stages meetings on behalf of UK Athletics, issued an invitation.

In a relatively brief career, Pistorius has engaged experts and fans as one of the most charismatic emerging athletes. He has triumphed over the adversity of being born with no fibulas, which led to the amputations below the knee as a baby. By the age of 11 he was playing rugby for the Pretoria Boys’ High School as well as water polo, tennis and wrestling. It was not until 2004 that he took up running but he immediately made his impact, winning gold in the 200 metres sprint at the Paralympics in Athens.

A year later, he was competing against able-bodied athletes in South Africa. But his artificial legs were regarded with deep suspicion by the authorities, who questioned whether they gave him an advantage. The prosthetics, called the Cheetah Flex-Foot, were said to allow Pistorius to make longer strides and use less energy. The claims were vigorously denied and rejected by the Court in Lausanne.

Pistorius does have an example to follow. His fellow South African Natalie Du Toit will compete in Beijing in the open water swimming event. But Du Toit, an established athlete when her left leg was amputated after a road accident in 2001, uses no prosthetics. Now the fastest man on Earth with no legs has the chance to become part of Olympic history as the first disabled athlete to challenge able-bodied competitors for medals, if he can be selected for Beijing. Blade Runner could yet fulfil his dream.